Insufficienza cardiaca acutamente scompensata: impatto clinico avverso del ritardo nella misurazione dei livelli di iBNP


Sebbene i peptidi natriuretici siano d’aiuto per la diagnosi di insufficienza cardiaca acuta scompensata, la relazione tra il tempo alla misurazione dei livelli di peptide natriuretico ed il tempo al trattamento, non è definita.

E’ stata compiuta un’analisi del Registro ADHERE ( Acute Decompensated Heart Failure National Registry ) con l’obiettivo di verificare l’esistenza di una relazione tra il tempo alla misurazione del peptide natriuretico di tipo B immunoreattivo ( iBNP ) e l’intervento precoce per insufficienza cardiaca acutamente scompensata.

Allo studio hanno preso parte pazienti pervenuti al Dipartimento di Emergenza e trattati con diuretici per via endovenosa.

Tra i 58.465 episodi di insufficienza cardiaca scompensata in fase acuta, registrati presso 209 ospedali, è stato osservato che i pazienti con il più lungo tempo medio alla misuraione di BNP presentavano anche il più lungo tempo al trattamento.

I rantoli all’esame iniziale erano associati a precoce riconoscimento dell’insufficienza cardiaca e a un precoce trattamento.

E’ stata riscontrata una correlazione tra effettuazione tardiva della terapia e più basso numero di pazienti asintomatici al momento della dimissione ospedaliera.

L’incidenza di mortalità è risultata aumentata con l’aumentare del valore di iBNP.

Il ritardo nel trattamento era indipendentemente, ma moderatamente, associato all’aumentata mortalità ospedaliera con un odds ratio ( OR ) aggiustato di 1.021 per ogni 4 ore di ritardo ( p
Dallo studio si evince che in ambito di Dipartimento d’Emergenza, il ritardo nella misurazione dei dei livelli di BNP ed il ritardo nel trattamento dell’insufficienza cardiaca acutamente scompensata sono strettamente associati.
Questi ritardi sono correlati ad un modesto aumento della mortalità ospedaliera, indipendentemente da altre variabili prognostiche.
L’impatto avverso del ritardo è risultato più evidente nei pazienti con livelli più elevati di iBNP. ( Xagena2008 )

Maisel AS et al, J Am Coll Cardiol 2008; 52: 534-540


Cardio2008


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